Per i 130 anni di Opinel, Fred Chesneau ci ha fatto l'onore di rispondere alle nostre domande. 

FRED CHESNEAU, Globe Cooker su Canal+

Desidera dire qualche parola di presentazione?

Sono Fred Chesneau, il Globe-Cooker di Canal +, in altre parole l'esploratore delle cucine del mondo, ma anche il Capocuoco nel mio ristorante annidato nel cuore delle Cicladi a Paros, e presto a Parigi...

Qual è il suo primo ricordo di Opinel?

Il classico Opinel in legno biondo con anello girevole: è stato un regalo dei miei genitori quando avevo 11 anni alla vigilia della mia partenza per la colonia estiva in un campo a vela: "Ti sarà sicuramente utile” mi hanno detto. Avevano avuto ragione al 100%: tagliare via un pezzo, smanigliare, cucinare... e soprattutto suscitare l'invidia altrui!

Per molti, Opinel è sinonimo di trasmissione e know-how. Quali sono per lei i valori trasmessi da Opinel?

Innegabilmente, Opinel è sempre stato sinonimo di ingegnosità, praticità, resistenza, insomma tutto ciò che, alla fine, mi caratterizza. Nel tempo ho scoperto inoltre e, con la massima felicità, che Opinel è stata anche una garanzia di tecnicità assoluta per i professionisti della cucina. Le collezioni Art de la table hanno un design elegante e sobrio. È per questo motivo che il mio ristorante a Paros è munito esclusivamente con Opinel, sia in cucina sia sulla tavola dei miei ospiti.

Se dovesse sceglierne solo uno, quale sarebbe il suo coltello di riferimento Opinel?

Senza esitazione, la mia scelta cade sull' Outdoor che mi si avvicina di più al mio DNA da giramondo, ma dal momento che ho il ristorante, devo confessare il colpo di fulmine per il Santoku, la mia arma segreta per tagliare, affettare e sminuzzare cipolle, carote, finocchi e altre verdure...

Opinel in tre parole?

Robustezza, design, storia.

Credito Fotografico: Kalice Studio, Bob Norris